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26 giugno 2012 2 26 /06 /giugno /2012 16:36

 

yoiluglio

 

 

 Avevo già incontrato Taiji Kase vent’anni fa e avevo avuto l’occasione di parlargli dello sviluppo del karate Shotokan. Era stata una conversazione affascinante per me, ma sfortunatamente era durata soltanto una ventina di minuti, e da allora avevo sempre voluto rincontrarlo perché il Maestro Kase aveva visto proprio tutto...Gichin Funakoshi e il suo talentuoso figlio Yoshitaka, il vecchio dojo Shotokan, gli anni del dopoguerra e la competizione con gli altri stili, la fondazione della JKA... più di 60 anni di esperienza nel karate e nel budo. Beh, c’è voluto molto tempo, e pensavo che l’attacco cardiaco del Maestro Kase nel 1999 avrebbe potuto impedirlo, ma quando ha fatto la sua rentrée con un corso in Belgio nel maggio 2000, ho preso accordi per incontrarlo e quel che segue è un riassunto della nostra conversazione.

Taiji Kase nacque nel 1929 e iniziò il suo addestramento marziale nel judo all’età di sei anni. Ma poi, quando era un giovane Cadetto della Marina quindicenne, vide il libro ‘Karate-do Kyohan’ di Gichin Funakoshi, che generò in lui un interesse per il karate che non lo abbandonò più. Andò alla sezione Meijiro di Tokyo per iscriversi nel dojo Shotokan di Funakoshi e fu allora che vide Yoshitaka Funakoshi allenare le tecniche di calcio – e a questo punto Kase gesticola: “Maegeri, mawashigeri, yokogeri, Whoosh! Whoosh! Whoosh!”. Fu sbalordito e ancora più determinato a imparare un’arte di combattimento così formidabile. A quell’epoca Gichin Funakoshi si era ritirato dall’insegnamento e aveva affidato la direzione dello Shotokan al suo terzogenito Yoshitaka: a Yoshitaka, a quanto pare, venne dato un timbro, un sigillo, per riconoscere la sua autorità. Il Maestro Funakoshi insegnava ancora di tanto in tanto, perchè Kase ricorda un’occasione in cui il vecchio maestro gli insegnò come formare il pugno. Era nella forma mostrata nei primi libri di Gichin Funakoshi, ma ormai più o meno obsoleta, in cui il dito indice non è ripiegato nel pugno, ma esteso in modo da appoggiarsi sul palmo alla base del pollice. Nell’allenamento successivo Yoshitaka lo notò e chiese a Kase: “Chi ti ha insegnato a fare il pugno così?”   Continua su Yoi: www.yoimagazine.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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