L'altro giorno la mia analisi del tragico incidente di Sabrata era porofondamente errata, e ringrazio l'amico e bravo giornalista Fabrizio Ravelli per avermelo fatto capire. Provo a riformulare il tutto, sempre alle prese con la cortina fumogena che Renzi e il governo hanno innalzato intorno alla vicenda dei nostri due tecnici uccisi, e degli altri due "liberati" da soli o dalle milizie di Sabrata.Tutto questo è successo nel corso di un maldestro blitz, condotto contro un gruppo di jihadisti e prigionieri composto al massimo dodici da persone, che si spostavano a bordo di due pick-up, probabilmente non nello stesso momento. Non sappiamo ancora chi ha sparato, se i "liberatori" di Sabrata oppure i sequestratori, ma bastano le facce, i capelli lunghi e le folte barbe di Calcagno e Policardo per capire che quelle non erano le barbe di una settimana, ma di mesi e mesi di sequestro e convivenza con i loro carcerieri. Si può ben capire che con quella barba i primi due italiani sequestrati da un gruppo terroristico vicino all'ISIS e attaccato durante un trasferimento,siano stati scambiati per terroristi e uccisi. Oppure sono stati uccisi dai loro carnefici perché il governo italiano non aveva pagato il riscatto richiesto, dopodichè c'è stato il maldestro assalto che si è concuso con l'esecuzione degli ostaggi con colpi alla nuca o con la cintura esplosiva della giovane miliziana suicida col figlio incolpevole.
Sono solo congetture, ma che i due italiani morti non costituissero una minaccia per i kamikaze è dimostrato dal fatto che viaggiavano sullo stesso pickup, in compagnia di al massimo quattro persone, tra le quali una donna e un bambino, trovati cadaveri insieme ad altre cinque uomini non identificati, o almeno a noi ignoti Gli altri due italiani ritornati in patria sono stati successivamente liberati dai sequestratori, verosimilmente dopo che il governo italiano ha pagato un riscatto e promesso di non rimettere piede sul luogo libico (infatti la notizia è addirittura scomparsa dalla prima pagina di Repubblica).. Difficile, anche se non impossibile, credere invece che i due superstiti, in mezzo a un simile carnaio, siano riuscitri a fuggire dalla capanna in cui erano custoditi e si siano liberati da soli. Sono stati comunque arrestati e trattati da terroristi come gli altri membri del commando (sempre che ci sono dei sopravvissuti) perché ritenuti a torto foreign fighters al servizio dei terroristi che invece li avevano sequestrati, affamaqti e maltrattati. E se sono stati liberati, e i cadaveri degli altri due restituiti al nostro Paese, è perchè è stato pagato un prezzo, economico e poilitico, al governo di Tripoli. Insomma, con un frettoloso voltafaccia Renzi ha scelto la pace, cioè la decisione giusta, ma per i motivi sbagliati.
scrivi un commento …