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11 agosto 2015 2 11 /08 /agosto /2015 11:23
Renzi, trozkista alla rovescia

Non sono mai stato elettore del Pidì, nè del PDS nè del PCI ma non per questo sono meno sbalordito e disgustato dalla tremenda sterzata a destra impressa al partito ad oggi più votato dagli italiani dalla sua nuova dirigenza emersa dalle ultime primarie. Inutile ripercorrere tutte le tappe di questa ignominiosa escalation iniziata col siluramento di Prodi (adesso ci sono pochi dubbi sulla provenienza di quei cento e più voti contrari) e proseguita con il "Jobs Act" con relativo affossamento dell'articolo 18 e con la controriforma della "Buona Scuola". Ora tocca alle riforme istituzionali, ed è qui che le cose si sono complicate. Difficile spiegare agli italiani perchè Matteo si opponga all'elezione diretta dei senatori, quando tutte le altre forze politiche presenti in Parlamento (compresa la minoranza del suo stesso partito) sono di parere opposto. Alla domanda: "Perchè vi opponete alla scelta dei senatori da parte del popolo e proponete invece la nomina di membri delle assemblee regionali?", Renzi, la Serracchiani, e, last but not least Giorgio Napolitano dalle pagine di Repubblica, rispondono come un disco rotto: "Perchè è ora di porre fine al bicameralismo perfetto, che rallenta l'approvazione delle leggi". Va bene, ma che ci azzecca (direbbe Di Pietro) la sacrosanta riduzione del numero dei senatori, la diversificazione dei compiti del Senato rispetto alla Camera (compreso il fatto che i senatori non voteranno più la fiducia al governo) con il modo in cui i senatori vengono scelti? E' ormai chiaro che per Renzi si tratta di una prova di forza (non la prima nella sua veste di presidente del coinsiglio) o di un pretesto per andare quanto prima a elezioni anticipate, nella convinzione (non so quanto fondata) di vincerle, prima che il Movimento 5 stelle e la Lega guadagnino altro consenso man mano che risulta sempre più chiara l'incapacità del governo di affrontare con successo la crisi economica, la disoccupazione e la sfida rappresentata dall'imponente movimento migratorio in atto. Se il pallottoliere lo inganna, stavolta potrebbe essere il capolinea per Renzi, trozkista alla rovescia, infiltratosi nelle file del partito democratico col progetto preciso di attuare quella sterzata a destra che gli è riuscita in pieno, grazie anche alle indecisioni e alle divisioni della minoranza lagnosa ma imbelle.

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9 agosto 2015 7 09 /08 /agosto /2015 09:23
La solitudine dei malati di mente

La malattia mentale esiste, ha spesso cause genetiche rafforzate da fattori ambientali o personali, ma esiste, con buona pace della nuova psichiatria (Laing, Basaglia) che ha abolito giustamente i manicomi ma non ha potuto abolire la psicosi. I malati di psicosi (gli schizofrenici ma anche i grandi depressi e gli anoressici) hanno una visione deformata di se stessi e del mondo: credono di ricevere messaggi minacciosi o missioni di redenzione dell'umanità, pensano che il mondo sia solo un luogo di sofferenza insopportabile, si vedono grassi quando sono già ridotti a pelle ed ossa. Persi in questa visione allucinata della realtà, possono essere pericolosi per se stessi (il più delle volte) e per gli altri (non di rado).

La psichiatria ha fatto passi da gigante a partire dagli anni 60: esistono farmaci che con effetti collaterali limitati controllano le allucinazioni degli schizofrenici o attenuano la visione desolata della vita dei depressi, restituendo ad una vita normale persone che negli anni 50 e 60 avrebbero passato l'esistenza nei manicomi o colto la prima occasione per togliersi la vita.

I farmaci da soli non sono però sufficienti: occorre occuparsi con continuità di questi malati, non solo per assicurarsi che prendano regolarmente gli antipsicotici o gli antidepressivi, ma per garantire loro un minimo di vita di relazione, senza la quale non esistono serenitò ed equilibrio neppure per le persone "normali". Invece assai spesso i malati di mente si ritrovano da soli, abbandonati dai familiari ed emarginati dal prossimo, perchè lo stigma della malattia mentale è duro da superare, soprattutto in epoche di disgregazione sociale come quella che stiamo vivendo. Lo schizofrenico di Torino strangolato involontariamente dai vigili urbani che avevano l'incarico di portarlo in ospedale per sottoporsi a trattamento sanitario obbligatorio viveva da solo da undici anni, dividendo il proprio tempo tra la casa e una panchina del parco! Come potevano pensare i suoi familiari che un'iniezione ogni tanto sarebbe stata sufficiente per arginare le sue crisi e dare un senso alla sua vita? E James Holmes che, travestito da Batman, fece una strage in un cinema degli Stati Uniti tre anni fa, nonostante soffrisse di allucinazioni fin dalle scuole medie e avesse tentato il suicidio a undici anni, viveva da solo in un pensionato per studenti.

Se i familiari dei malati di mente vengono lasciati soli e lo Stato per incuria e per la scelta infame di risparmiare sulla sanità pubblica non si cura di loro, fatti di sangue come quelli di Cogne, di Aurora e molti altri sono destinati a ripetersi. Ed è paradossale che, per assolvere lo Stato dall'accusa di negligenza, giudici e giurie americane ma anche europee spesso giudichino i malati di mente come "parzialmente capaci di intendere e volere" al momento del delitto, soprattutto se appartengono a minoranze etniche. E che la stampa celebri come segno di grande progresso civile il fatto che qualcuno di loro (come ad esempio Holmes) sia condannato al carcere a vita anzichè alla pena di morte. Al carcere dovrebbero essere condannati coloro che, avendo il dovere di assistere questi malati, se ne sono lavati le mani.

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7 agosto 2015 5 07 /08 /agosto /2015 19:37
Alzain Tarek e i Farisei

Dopo aver pianto per il leone abbattuto dal dentista (e ignorato bellamente i milioni di esseri umani che muoiono per fame, guerre, malattia o nel tentativo di rifugiarsi nel "mondo civile"), i farisei dell'informazione e dello sport hanno trovato un nuovo oggetto del loro sdegno: la federazione del Bahrein, o forse la Fina (federazione internazionale di nuoto) che non stabilisce limiti di età per l'agonismo, consentendo così ad Alzain Tareq di partecipare a soli 10 anni ai campionati mondiali di nuoto. Tanta ipocrisia non merita un contraddittorio particolarmente serrato: nessuno ignora che in certi sport l'agonismo precoce e gli allenamenti ferrei fin dall'età delle elementari (se non dell'asilo) sono conditio sine qua non per eccellere in età "adulta", che per il nuoto e a ginnastica significa dai 14 anni in poi. Come se i campionati giovanili e le gare regionali o di club sottoponessero i mini-campioni a uno stress e ad una esposizione (con tanto di isterismo genitoriale) inferiori a quello dei campionati mondiali o delle Olimpiadi. L'unica differenza è che qui la gratificazione e l'esperienza che si acquisiscono solo molto maggiori, e nessuno pretende da Alzain la vittoria o il podio. O si abolisce l'agonismo "infantile" a tutti i livelli e in tutte le discipline o è meglio stare zitti. Anche perchè Tarek, che parla perfettamente l'inglese, nelle interviste concesse ha dichiarato di avere una vita assolutamente normale e di non aver mai parlato coi suoi compagni della sua "seconda vita" sportiva.

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2 agosto 2015 7 02 /08 /agosto /2015 19:37
Chi ha messo la bomba alla stazione di Bologna?

Il 2 agosto 1980 una bomba di straordinaria potenza esplose alla stazione di Bologna, provocando la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200. Dopo un tormentato iter processuale (simile a quello relativo a tutti gli attentati ricollegabili alla cosiddetta strategia della tensione, della quale la bomba di Bologna rappresenta il caso più grave) sono stati condannati in via definitiva come esecutori materiali della strage i terroristi neri Francesca Mambro e Giusva Fioravanti, che peraltro continuano a dichiararsi innocenti.

Ad ogni anniversario della bomba (quest'anno ricorre il 35°!) si assiste al consueto, ormai logoro rituale: i familiari delle vittime chiedono la verità, i rappresentanti dello Stato e i mass media si associano a questa un po' retorica e ipocrita richiesta di conoscere i mandanti.

MA I MANDANTI SONO NOTI DA DECENNI! TUTTAVIA LO STATO, CHE NON HA MAI FATTO PULIZIA ALL'INTERNO DEI PROPRI SERVIZI SEGRETI NE' ACQUISITO AUTONOMIA NEI CONFRONTI DEGLI STATI UNITI, NON PUO' CERTO DIRE LA VERITA'. Verità che però traspare dalle carte processuali e da dichiarazioni di esponenti politici di ogni partito e tendenza, tanto che si può trovare perfino su Wikipedia (che non è esattamente Il Fatto quotidiano):

( da Wikipedia) Le dichiarazioni di Vincenzo Vinciguerra

L'ex terrorista Vincenzo Vinciguerra confessò nel 1984 al giudice Felice Casson (alcuni anni prima delle dichiarazioni ufficiali sull'esistenza di Gladio e della rete stay-behind) di aver compiuto l'attentato terroristico di Peteano il 31 maggio 1972, nel quale tre carabinieri erano rimasti uccisi (fino all'interrogatorio di Vinciguerra, erano state accusate sei persone poi prosciolte con formula piena[15]). Durante il processo, Vinciguerra spiegò come era stato aiutato dai servizi segreti italiani e come fuggì nella Spagna franchista dopo la strage di Peteano. L'ex terrorista, sentito nello stesso anno anche nel processo relativo alla strage di Bologna, parlò apertamente dell'esistenza di una struttura occulta nelle forze armate italiane, composta sia da militari che da civili, con finalità anti-invasione sovietica, ma che, potendo questa anche non avvenire, era stata in grado di coordinare le varie stragi per evitare che anche internamente il paese si spostasse troppo a sinistra; questo, sempre secondo la testimonianza dell'ex terrorista, a nome della NATO e con il supporto dei servizi segreti e di alcune forze politiche e militari italiane[3][16]. Il 3 luglio 2001, dopo quattro anni di processo, il Tribunale di Roma assolse Fulvio Martini, Paolo Inzerilli e Giovanni Invernizzi dall'accusa di falsa testimonianza in merito alle presunte relazioni tra Gladio e la strage di Peteano.

Le dichiarazioni del Generale Maletti

Il generale Gianadelio Maletti, ex capo del Reparto D del SID del controspionaggio italiano, dichiarò nel marzo del 2001 che la CIA avrebbe potuto promuovere il terrorismo in Italia. Lo stesso Maletti, in diverse interviste e nell'audizione davanti alla Commissione Stragi, citò più volte l'interessamento degli Stati Uniti nei confronti di alcune personalità e di alcuni reparti militari. Proprio alcuni di essi furono coinvolti in tentativi di golpe avvenuti in Italia, tra cui il Golpe Borghese e il Golpe Bianco[18].

Lo stesso Maletti venne ascoltato il 21 marzo 2001 dal tribunale di Milano, relativamente ai processi sulla strage di Piazza Fontana (evento per cui era stato condannato nel 1987 per depistaggio). Sulla forma della sua deposizione vi fu uno scontro tra difesa e accusa. La difesa sosteneva che dovesse deporre come teste, quindi sotto giuramento e quindi obbligato a dire la verità. L'accusa sostenne invece che dovesse deporre come imputato e quindi senza giuramento e senza il conseguente obbligo di dire la verità[senza fonte] La corte sentenziò a favore delle tesi dell'accusa. Maletti depose come imputato, per cui senza obbligo formale di attenersi al vero nella sua deposizione[19]. Maletti dichiarò che esisteva una «regia internazionale» delle stragi relative alla strategia della tensione. Su domanda della difesa dichiarò tuttavia di non avere prove.[19] Dichiarò nello stesso interrogatorio che la CIA finanziava sia il SID (con cui c'era tuttavia una collaborazione unilaterale per quello che riguarda il lavoro di intelligence del servizio: «Il rapporto tra il Sid e la Cia è stato di inferiorità. Chiedevamo notizie, ma non ce ne davano.») che Gladio (la base di capo Marrargiu, secondo Maletti effettivamente impiegata da Gladio, sarebbe stata realizzata grazie a fondi statunitensi, fatto quest'ultimo confermato anche dall'ex presidente Francesco Cossiga nella sua audizione davanti alla Commissione Stragi[20])[19][21]. In un'intervista concessa dopo la deposizione, Maletti confermerà la sua convinzione che gli Stati Uniti avrebbero fatto di tutto per evitare uno spostamento a sinistra dell'Italia e che simili azioni avrebbero potuto essere state attuate anche in altri paesi[22].

Per farla breve, la strage di Bologna, come le altre di Milano, Brescia, Italicus ecc., è opera della struttura clandestina Stay Behind, pilotata dalla CIA​. Stay behind (chiamata Gladio in Italia) si è valsa come manovalanza di vari gruppi neofascisti come Ordine Nuovo. Obiettivo dichiarato, contrastare il comunismo e favorire la nascita di un "governo forte" nel nostro paese. Più chiaro di così...

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31 luglio 2015 5 31 /07 /luglio /2015 09:49
Il virus Renzi

Matteo Renzi è un virus, vale a dire "un'entità biologica con caratteristiche di parassita obbligato" (Wikipedia) annidato da tempo in un organismo già minato ed esaurito da continue mutazioni genetiche: il defunto PCI, poi diventato "la cosa" (un'inquietante definizione più adatta ad Alien che a un partito politico di sinistra), ribattezzato di volta in volta PDS, DS e infine "partito democratico" tout court, senza più alcuna connotazione ideologica, come se gli altri partiti presenti in parlamento democratici non lo fossero. In questa creatura ibrida, nè carne nè pesce, nata dal matrimonio di convenienza tra ex-comunisti e una parte minoritaria dell'ex-democrazia cristiana, si sono tentati vari esperimenti per restituirle vitalità e linea politica. Il meno deprimente, fra "ulivi", "querce" e altre amenità del mondo vegetale, è stato quello di Romano Prodi (e a Milano quello di Pisapia) che sono stati capaci di tenere insieme con il collante della propria personalità vari spezzoni della galassia della sinistra, nella quale il pidì era solo un "primus inter pares". Ma ecco che, nello stallo provocato dalla frantumazione del bipolarismo e dalla nascita del terzo polo (il Movimento 5 stelle), Renzi, approfittando dell'incapacità e supponenza di Bersani e dell'ostruzionismo di Grillo di fronte a ogni tentativo di intesa tra le due maggiori forze non dichiaratamente di destra, si è presentato come il decisionista rottamatore in grado di rimettere in moto l'Italia. E l'ha fatto, ma avviandosi nella direzione sbagliata, liquidando lo Stato sociale e i diritti dei lavoratori secondo i dettami di Bruxelles, dopo aver conquistato il proprio partito con una specie di colpo di stato ed esautorato con facilità i suoi avversari, sia i pochi veramente di sinistra, sia le camarille e correnti varie già presenti. Approfittando della loro inerzia, impotenza e rivalità reciproca, ha fatto e fa politica di destra come non era riuscito di fare a Berlusconi e ai "governi tecnici" che l'avevano preceduto, alleandosi di volta in volta con Berlusconi, Alfano e Verdini e approfittando dell'endemica tendenza al trasformismo che è un peccato originale della politica italiana fin dal 1861. Forse l'analogia più efficace non è quella del virus biologico ma del virus informatico, il "trojan" che una volta infettato il tuo computer ne fa quello che vuole, carpisce i tuoi dati per turlupinarti e derubarti di ciò che hai di più caro. Non a caso Renzi dialoga più con Twitter che con gli italiani.

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30 luglio 2015 4 30 /07 /luglio /2015 16:30
Going Clear: i crimini di Scientology

GOING CLEAR è uno sconvolgente documentario sui crimini di Scientology che vi raccomando caldamente. Ecco il link a un'intervista televisiva con un protagonista del film, un membro della setta che dopo esserne uscito ha rivelato gli affari e gli abusi che si nascondono dietro la sua facciata religiosa. https://www.youtube.com/watch?v=LN-fiP7POuE

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29 luglio 2015 3 29 /07 /luglio /2015 16:43
In metrò il contagio sfiora il 70%

Con riferimento al mio post precedente: http://sroedner.over-blog.it/2015/07/la-profezia-di-king.html devo denunciare l'allarmante situazione rilevata oggi in metropolitana, un mezzo di trasporto che cerco di evitare, ma che oggi sono stato costretto a utilizzare per fare un "tagliando" al mio scooter.

La situazione sulle linee 2 e 3, frequentate per la durata complessiva di circa un'ora, è a dir poco agghiacciante. Una stima approssimativa dei viaggiatori colpiti dal virus si aggira attorno al 70 %, e non fa differenze di sesso, età, classe sociale. Più colpiti i nativi che gli stranieri, e la gravità dell'infezione riscontrata oscilla tra l'incubazione e/o lo stadio 1 (occhiata occasionale al cellulare, una breve telefonata, uno scambio di messaggi) e lo stadio 4 (completa dipendenza dal mezzo, incapacità di comunicare con gli altri o di camminare in linea retta, demenza precoce o senile).

I rilievi di oggi mi inducono a sconsigliare fortemente alle persone ancora immuni dal virus di frequentare mezzi pubblici, ma la soluzione risolutiva sarebbe il bando della telefonia mobile e la quarantena (nei casi peggiori l'eutanasia) dei soggetti infettati.

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29 luglio 2015 3 29 /07 /luglio /2015 11:23
Dilettanti allo sbaraglio: "Harlock Holmes"

Se siete appassionati di arti marziali, vi sarà forse capitato di leggere su Facebook numerosi post dedicati esclusivamente al karate femminile, con classifiche, statistiche e valutazioni complessive alquanto azzardate, lacunose e approssimative, e vi sarete chiesti quale esperto della nostra disciplina si nascondesse dietro questo pseudonimo, e da quali fonti attingesse i suoi dati e le sue sicurezze. Bene, sono in grado di darvi una risposta. Il signor Andreozzi (alias Capitan Harlock)non è un esperto in materia, ma qualche anno fa è nata in lui una inspiegabile attrazione verso il karate femminile. Dal 1910 bersaglia di domande via web e telefono tutte le persone che ritiene competenti in materia, promettendo l'imminente pubblicazione di un libro o di un articolo sull'argomento. I post che ha pubblicato finora sono quasi esclusivamente il risultato di questo "benevolo stalking". Una prova di tutto ciò è la seguente conversazione avvenuta tra me e lui dal 2010 ad oggi, fedelmente conservata su Facebook (scripta manent). Buona lettura e buon divertimento: a voi il giudizio sulla serietà e professionalità di questo improvvisato "storico" del karate femminile!

“Buonasera, scusi se la disturbo...ma sto facendo una ricerca sulle vittorie italiane nel karate femminile..che poi spero sfocierà anche in un articolo. Mi rivolgo a lei nella speranza che possa aiutarmi Avrei bisogno di sapere da chi era composta oltre a Cristina Restelli la squadra femminile di kata che ha vnto quattro ori europei consecutivi dal 1986 al 1989 e se era la stessa squadra che ha conquistato l'argento nel 1985 e il bronzo nel 1986 Inoltre mi servirebbe anche la composizione della squadra divisa anno per anno, che ha conquistato quattro oir europei consecutivi nel kumite dal 1984 al 1987 e magari sapere se a livello europeo ha ottenuto altre medaglie. Purtroppo per il kumte su internet ho trovato solo le squadre vincitrici anno per anno. Grazie infinite e mi scusi per il disturbo Gianluca.

Buongiorno Sig. Roedner, tengo delle statistiche sui campioni italiani di kumite. Mi permetto d chiederle alcune informazioni se può aiutarmi Michela Nanni quanti titoli italiani di karate individuali seniores (non assoluti) ha vinto in carriera ? a me risultano 9 (91-94-95-96-97-98-2000-01-02) è possibile o ne manca qualcuno ? Stessa cosa per Elsa Epifani e Marzia Sartirani, a me risultano 2 entrambe nel 1990 e 1992 , ma sono sicuro sono molti di più avrei bisogno di sapere in che anni hanno vinto gli altri, sempre seniores Chi ha vinto il titolo italiano seniores femminile nella 48 kg nel 1989 (seconda arrivò Laura Scioli) e nella 54 kg nel 1995 a Savona (seconda arrivò Barbara Parente) grazie per la collaborazione e mi scusi per il disturbo

Capito, allora potrebbe dirmi le vincitrici dei campionati nazionali femminili seniores dal 1983 (se non erro primo campionato femminile) all'ultimo prima della separazione ? Certamente, io la ringrazio molto fin da adesso. Praticamente avrei bisogno per ogni anno delle vincitrici di ogni categoria di peso femminile seniores (non assoluto) Campionati europei e mondiali femminili di kata esistono già dal 1979 (anche prima nella EAKF).

Io: Il kumite femminile esiste a livello mondiale da Taichung 1982, un anno prima che si disputassero in Italia...Lo stesso vale per il kata a squadre.

Sisi però io parlavo di campionati italiani che è il dato che cerco. Se non erro a livello femminile i primi di kumite disputati nel nostro paese sono stati nel 1983 Grazie. Tra l'altro l'italia a livello femminile ha vinto i campionati europei a squadre di kumite nel 1984 (primo anno in cui vennero disputati)-85-86-87 però non so da chi era composta la squadra, sicuramente Ghidotti ma non so le altre 2.... 27 dicembre 2012 10.01

Buongiorno, scusi se la disturbo, ha mica potuto verificare quei dati che le avevo chiesto ? saluti 25 febbraio 2013 9.36

Salve ha novità sulle vincitrici dei campionati italiani di kumite femminile dal 1983 fino all'anno della separazione della Fikta ? 4 marzo 2013 16.44

Salve, arieccomi...ho trovotalo le componenti della nazionale femminle campione d'europa nel 1987 e 1986 . saprebbe dirmi invece nel 1985 e 1984 da chi era composta la squadra che pure vinse 2 ori...Ghidotti...Citrelli..e ? 4 marzo 2013 19.57

Pero' aveva detto che mi aiutava con i nomi delle vincitrici degli italiani senior (non assoluti) di kumite dal 1983 alla scissione (se nn erro 1987)...... 6 marzo 2013 9.24 Almeno mi dica le vittorie delle sue allieve Giovanna Citrelli e Rosemary Ghidotti...è corretto dire che la Citrelli vinse gli italiani seniores di kumite nella 60kg nel 1984 a Parma, nel 1985 a Vicenza e nel 1986 a Terni ? e la Ghidotti vinse nella 60+ nel 1984,1985,1986 e 1987 a Roma ? la prego di aiutarmi...glielo chiedo per favore... 7 marzo 2013 10.46

Forse attraverso il magazine Yoi di quei tempi è possibile verificare i risultati che l ho chiesto... 7 marzo 2013 15.45

Salve sig. Roedner, ho fatto l'abbonamento annuale al magazine Yoi, effettuando il pagamento con paypal come da istruzioni. Sul sito c'è scritto che abbonandosi alla rivista è possibile accedere a tutti i contenuti dell'archivio contenente tutti i numeri pubblicati della "vecchia" rivista Yoi. Io però non ho ricevuto nessun accesso. Come è possible visualizzare sia l'archivio che i numeri di nuova emissione ? 8 marzo 2013 16.46

Salve,Potrebbe indicarmi se le categorie di peso del primo campionato di kumite femminile disputato in Italia, a Torino nel 1983 erano 50, 55, 55+ o 53, 60, 60+ ? grazie 28 maggio 2013

11.48 Salve, potrebbe verificarmi se Loredana Montacchiesi vinse nel 1987 i campionati italiani juniores e poi quelli assoluti della federazione Fikteda ? Grazie 5 luglio 2014 0.50

Buonasera potrebbe confermarmi questi dati che ho raccolto ? Campionati Italiani kata femminile Fesika 1973 Michela Turci 1974 Michela Turci 1975 Gabriella Curti 1976 Gabriella Curti 1977 Nadia Ferluga 1978 Nadia Ferluga La prego di segnalarmi eventuali errori. Saluti”

...dopodichè non ho più risposto!

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28 luglio 2015 2 28 /07 /luglio /2015 13:46
Osteria al 29

Invece agli appassionati di Arti Marziali CHE AMANO LA PIZZA E IN GENERALE LA CUCINA NAPOLETANA raccomando il RISTORANTE-PIZZERIA AL 29, in corso Magenta 29, gestita da Salvatore Serra, già grande atleta e caro amico. Tutta la cena si consumerà in kibadachi, mentre Salvatore eseguirà per voi i suoi kata preferiti, tra cui Nijushiho!

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28 luglio 2015 2 28 /07 /luglio /2015 12:24
Il bar della Camera della Camera del Lavoro

Sconsigliato soltanto a leghisti e fascisti, il bar della Camera del Lavoro di Milano, in corso di Porta Vittoria, aperto dalle 8,30 alle 17, offre prima colazione, panini e piatti vari a prezzi assolutamente concorrenziali. Per intenderci, cappuccio e brioche 1 euro e 80; panino, bibita in lattina e macedonia a 6 euro e 40. L'ambiente è dotato di aria conzionata e il personale gentilissimo. N.B. Non è necessario essere iscritti alla CGIL per usufruire del servizio!

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